Piero Gilardi, Torino, 3 agosto 1942 – Torino, 5 marzo 2023, è considerato a livello internazionale tra gli artisti più influenti del secondo dopoguerra, conosciuto per le
sculture in poliuretano riproducenti in maniera mimetica gli elementi della natura, attraverso le quali l’artista denunciava uno stile di vita artificiale e sempre più distaccato dalla Natura, tipico della società contemporanea.
Nel 1963, realizza la sua prima mostra personale
Macchine per il futuro.
Due anni più tardi realizza le prime
opere in poliuretano espanso, i
Tappeti-natura che espone a Parigi, Bruxelles, Colonia, Amburgo, Amsterdam e New York.
A partire dal 1968 interrompe la produzione di opere per partecipare all’elaborazione delle nuove tendenze artistiche della fine degli anni ’60:
Arte Povera,<
strong> Land Art,
Antiform Art.
Collabora alla realizzazione delle due prime rassegne internazionali delle nuove tendenze allo Stedelijk Museum di Amsterdam e alla Kunsthalle di Berna.
Nel 1969, comincia una lunga esperienza transculturale diretta all’analisi teorica e alla pratica della congiunzione “
Arte Vita”.
Come militante politico e animatore della cultura giovanile conduce svariate esperienze di creatività collettiva nelle periferie urbane e “mondiali”: Nicaragua, Riserve Indiane negli USA e Africa.
Nel 1981 riprende l’attività nel mondo artistico, esponendo in gallerie delle installazioni accompagnate da workshops creativi con il pubblico.
A partire dal 1985 inizia una ricerca artistica con le nuove tecnologie attraverso l’elaborazione del Progetto
IXIANA che, presentato al
Parc de la Villette di
Parigi, prefigura un parco tecnologico nel quale il grande pubblico poteva sperimentare in senso artistico le tecnologie digitali.
Nel corso degli anni ’90 ha sviluppato una serie di installazioni interattive multimediali con una intensa attività internazionale.
Insieme a
Claude Faure e
Piotr Kowalski, ha costituito l’associazione internazionale
Ars Technica.
In qualità di responsabile della sezione italiana di
Ars Technica promuove a Torino le mostre internazionali
Arslab. Metodi ed Emozioni (1992),
Arslab.I Sensi del Virtuale (1995),
Arslab. I labirinti del corpo in gioco (1999).
Ha pubblicato due libri di riflessione teorica sulle sue varie ricerche:
Dall’arte alla vita, dalla vita all’arte (La Salamandra, Milano 1981) e Not for Sale (Mazzotta, Milano 2000 e
Les Presses du réel, Dijon 2003).
Scrive articoli per varie riviste d’arte come Juliet e Flash Art.
Ha promosso il progetto del
PAV –
Parco Arte Vivente, che si è aperto a Torino nel 2008, nel quale si compendiano tutte le sue esperienze relative alla dialettica Natura/Cultura.