Ugo Nespolo (Mosso, 29 agosto 1941).
Nespolo esordisce nel panorama artistico italiano negli anni Sessanta.
Durante questo periodo, era in corso l'esplosione della
pop art e delle correnti concettuali e poveriste, che hanno influenzato notevolmente il suo stile.
Le sue prime mostre personali si sono tenute alla
Galleria Il Punto a Torino.
Nel corso dei suoi primi anni di carriera,
Nespolo ha esplorato diverse possibilità espressive, prendendo spunto dalle
Avanguardie Storiche, dal
Futurismo, dal
Dadaismo e osservando l'influenza crescente della Pop Art proveniente dall'America.
Durante questo periodo, ha frequentato figure di spicco della cultura italiana e torinese, in particolare il filosofo
Gianni Vattimo e
Edoardo Sanguineti, capofila del Gruppo '63 e della neoavanguardia.
Sanguineti ha scritto testi e poesie per le prime mostre personali di
Nespolo nel 1966.
Ugo Nespolo ed Edoardo Sanguineti
Negli anni Sessanta,
Nespolo ha esposto presso la Galleria di
Arturo Schwarz a Milano insieme a artisti come
Duchamp,
Picabia,
Schwitters,
Arman e
Baj.
La sua prima mostra a Milano, intitolata "Macchine e Oggetti Condizionali", è stata presentata da
Pierre Restany.
Successivamente,
Nespolo ha partecipato alle prime mostre del movimento dell'Arte Povera, organizzate da
Germano Celant, in varie gallerie e luoghi espositivi.
Nel 1967, insieme a
Ben Vautier,
Nespolo ha realizzato a Torino il primo Concerto Fluxus Italiano intitolato "Les Mots et Les Choses". Durante questi anni, ha viaggiato spesso negli Stati Uniti, entrando in contatto con il movimento
Newdada,
Fluxus e con il
New American Cinema.
Gli incontri con autori e fondatori del
New American Cinema come
Jonas Mekas,
P. Adams Sitney,
Gregory Markopoulos,
Yōko Ono,
Andy Warhol e
Regina Cornwell sono stati molto significativi per
Nespolo, poiché hanno stimolato la sua ricerca nel campo cinematografico.
Tornato in Italia, ha lavorato molto nel cinema e ha contribuito a definire il movimento del
Cinema degli Artisti.
Nei suoi film di quel periodo, sono presenti molti artisti come
Lucio Fontana,
Enrico Baj,
Michelangelo Pistoletto,
Alighiero Boetti,
Allen Ginsberg ed
Edoardo Sanguineti.
I film di
Nespolo sono stati proiettati in importanti musei internazionali come il
Centre Pompidou, il
Tate Modern, il
Reina Sofia, il
Philadelphia Museum of Art, la
Filmoteka Polska, il
Museo Nazionale del Cinema, la
Fondazione Prada e la
Biennale di Venezia.
L'attività cinematografica di
Nespolo ha avuto inizio nel 1966 con film come "Grazie Mamma Kodak", "La galante avventura del cavaliere dal lieto volto" con
Lucio Fontana ed
Enrico Baj, "Buongiorno Michelangelo" con
Michelangelo Pistoletto, "Boettinbianchenero" con
Alighiero Boetti.
Video frame tratto da: Buongiorno Michelangelo
Negli anni Settanta,
Nespolo vince il Premio Bolaffi nel 1974 e crea l'opera monumentale "Il Museo" nel 1975-76. L'opera viene esposta per la prima volta nel 1976 al Museo Progressivo d'Arte Contemporanea di Livorno.
Durante questo periodo,
Nespolo sperimenta diverse tecniche artistiche, tra cui ricamo e intarsio con materiali pregiati, come una reazione all'accademia poverista e un omaggio all'opera di
Giovan Battista Foggini.
Negli anni '70,
Nespolo lavora anche con aziende, contribuendo a ciò che viene chiamato Arte Applicata. Insieme ad
Enrico Baj, apre il
Premiato Studio d'Arte Baj & Nespolo a Milano. Insieme, approfondiscono l'interesse per la
Patafisica e partecipano alla fondazione dell'
Istituto Patafisico Ticinese nel 1979.
Nespolo espone in diverse gallerie e musei, tra cui la
Galleria Blu e lo
Studio Marconi a Milano, la
Galleria de' Foscherari a Bologna, la
Christian Stein a Torino e la
Herbert Lust Gallery a Chicago. Partecipa anche alla
Biennale di Venezia nel 1978 e alla mostra "L'identité Italienne" al
Centre Pompidou a Parigi.
Negli anni '80,
Nespolo inizia a lavorare per il teatro, creando scene e costumi per diverse produzioni, come la
Turandot di
Ferruccio Busoni e
Don Chisciotte di
Paisiello.
Nespolo assume la direzione artistica di
Richard Ginori e collabora con la
Vetreria muranese Barovier & Toso. Espone le sue opere in mostre in tutto il mondo, inclusi musei internazionali come la
Galleria Borghi a New York, il
Museo Nazionale d'Arte Rumena a Bucarest e il
Museo Nacional de Bellas Artes a Buenos Aires.
Nel 1998,
Nespolo realizza una scultura di dieci metri, intitolata "Lavorare Lavorare Lavorare, Preferisco il Rumore del Mare", per la città di San Benedetto del Tronto.
Dagli anni 2000,
Nespolo ha lavorato per la
GTT decorando le stazioni della
Metropolitana di Torino nel 2002.
Nel 2007, ha disegnato il
Drappellone per il
Palio d'Agosto a Siena.
È stato il Presidente del
Museo Nazionale del Cinema dal 2007 al 2014.
Ha disegnato la serie
Yo-Yo per
Rai Yoyo nel 2017, vincendo il Primo Premio
Cartoons on the Bay.
Ha creato il calendario per l'
Arma Nazionale dei Carabinieri nel 2018 e ha tenuto mostre personali come "Numbers" alla
Cité du Temps a Ginevra nel 2018.
Nel 2019, ha ricevuto la Laurea
Honoris Causa in Filosofia dall'
Università degli Studi di Torino.
Nel 2022, ha firmato l'immagine-locandina del
Torino Film Festival.