Dal 21 MAGGIO al 13 GIUGNO 2016 - CASA DI Ù – VIA CONSALVO CARELLI, 19 – NAPOLI
Morra Arte Studio in collaborazione con Casa di Ù presenta:
Daniela Lupi – “Il mio mondo”
Casa di Ù – Via Consalvo Carelli, 19 – Napoli
Dal 21 Maggio al 13 Giugno 2016
Artista campana profondamente legata al proprio entroterra culturale e dalla carriera artistica oramai consolidata, Daniela Lupi ci sorprende con una svolta artistica che, fin da un primo e sommario colpo d’occhio, rivela tutte le proprie potenzialità.
La figura umana, infatti, viene trascurata a tutto vantaggio degli scorci marini e di quelli rurali, rivisitati in una chiave formale personalissima e “tattile”, debitrice della sua attività collaterale di scultrice.
La nostra attenzione viene catturata dalla forza delle sue pennellate; queste esprimono sia i fenomeni naturali che i suoi moti d’animo e si intrecciano diventando un tutt'uno nelle tele.
La capacità della pittrice di far affiorare il paesaggio da una nebulosa di blu, viola, neri, verdi, di evocarlo senza mai restituircelo con esattezza fotografica come in un bassorilievo appena abbozzato, chiama anche direttamente in causa lo spettatore.
Questi, non solo si affida alla “vista” per l’identificazione dei vari elementi, ma sarebbe persino tentato di sfiorare le superfici delle tele ed immergervisi, a tal punto queste appaiono sature di una nuance che quasi scolpisce, modella, orchestra l’intera opera.
Dal 21 MAGGIO al 13 GIUGNO 2016 - CASA DI Ù – VIA CONSALVO CARELLI, 19 – NAPOLI
Morra Arte Studio in collaborazione con Casa di Ù presenta:
Daniela Lupi – “Il mio mondo”
Casa di Ù – Via Consalvo Carelli, 19 – Napoli
Dal 21 Maggio al 13 Giugno 2016
Artista campana profondamente legata al proprio entroterra culturale e dalla carriera artistica oramai consolidata, Daniela Lupi ci sorprende con una svolta artistica che, fin da un primo e sommario colpo d’occhio, rivela tutte le proprie potenzialità.
La figura umana, infatti, viene trascurata a tutto vantaggio degli scorci marini e di quelli rurali, rivisitati in una chiave formale personalissima e “tattile”, debitrice della sua attività collaterale di scultrice.
La nostra attenzione viene catturata dalla forza delle sue pennellate; queste esprimono sia i fenomeni naturali che i suoi moti d’animo e si intrecciano diventando un tutt'uno nelle tele.
La capacità della pittrice di far affiorare il paesaggio da una nebulosa di blu, viola, neri, verdi, di evocarlo senza mai restituircelo con esattezza fotografica come in un bassorilievo appena abbozzato, chiama anche direttamente in causa lo spettatore.
Questi, non solo si affida alla “vista” per l’identificazione dei vari elementi, ma sarebbe persino tentato di sfiorare le superfici delle tele ed immergervisi, a tal punto queste appaiono sature di una nuance che quasi scolpisce, modella, orchestra l’intera opera.