Opera Unica del 1979 del maestro Franco Angeli.
Opera pubblicata a pag. 9 nel catalogo "Angeli, Festa, Mambor" esposta in mostra alla galleria Chisel di Genova del 1991.
Nella pittura di Angeli, certamente antagonista a quella di Warhol e del materialismo Pop, l'artista romano ha lo sguardo fermo su un fondo di stress intellettuale dirompente, la sua figurazione ha esplicitato gli emblemi istituzionali delle parti avverse, la potenza capitalista, il denaro, l'esercizio del dominio militare.
Storia di opposizioni ideologiche e di appartenenza a classi sociali in lotta, che Angeli dirime con apparente freddezza da un punto di vista critico, quello dell'intellettuale comunista con radici proletarie.
Bisognerà cogliere, prima o poi, l'alone sofferto di spiritualità che emana dal silenzio dei suoi simboli.
Altezza | 50 |
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Larghezza | 50 |
Tecnica | Smalto e spray su tela |
Tipo Edizione | Opera unica |
Anno | 1979 |
Franco Angeli nato a Roma il 14 Maggio 1935 è stato un artista e pittore italiano. Dopo un inizio condizionato dall'arte di Burri, realizzò opere in cui alla tela si alternano garze di cotone macchiate di vernice, da cui emergevano immagini e simboli del potere e della violenza, quali aquile imperiali, svastiche, lupe capitoline (La lupa di Roma, 1961), falci e martelli, dollari e croci, che sottolineano il tema della memoria.
Angeli diventa uno dei principali esponenti della famosa Scuola di Piazza del Popolo, costituita dallo stesso autore congiuntamente a Mario Schifano e Tano Festa, con i quali condivide un lungo e fruttuoso percorso che li porterà a diventare gli esponenti di spicco della pop art italiana. I tre si incontrarono per caso in occasione della mostra di pittura "Premio Cinecittà", nell'ottobre del 1960, promossa dall'alloraPCI. Nel 1964 fu presente alla Biennale di Venezia, manifestazione che introdusse in Italia gli artisti della pop art americana; interviene, inoltre, alla XI Quadriennale di Roma. Nel 1968 creò, per Il Teatro delle Mostre alla galleria La Tartaruga, l'installazione Opprimente, ovvero una stanza di colore bianco con un soffitto ribassato da uno strato di polistirolo. Durante gli anni settanta si accostò ai temi di impegno politico (come la guerra in Vietnam), per poi rivolgersi a soggetti figurativi come lune, piramidi, aeroplani, obelischi, testimonianza dei suoi viaggi in Oriente.