Mimmo Rotella nasce a Catanzaro il 7 ottobre 1918, la sua figura è legata al movimento del
Nouveau Réalisme e della
Pop Art internazionale.
Nel 1945 è a Roma dove frequenta la
giovane avanguardia costituita dagli esponenti del
Gruppo Forma 1: Carla Accardi,
Ugo Attardi, Pietro Consagra,
Piero Dorazio, Mino Guerrini,
Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato.
Dopo le prime sperimentazioni, inizia a creare quadri astratto/geometrici ispirati ad opere di
Piet Mondrian e
Vasilij Kandinskij.
Nel 1953 matura che la pittura non è più il mezzo adatto ad esprimere la propria poetica e vive quella che lui stesso definisce come "
illuminazione Zen": riscopre il
manifesto pubblicitario come espressione artistica.
È la nascita del
décollage: l'artista rimuove pezzi di manifesti pubblicitari strappati rielaborandoli.
Espone quindi per la prima volta il
"manifesto lacerato".
Utilizza anche la faccia opposta dei manifesti creando composizioni astratte : le
retro d'affiches.
Alla fine dei '50 inizia ad inserire nei décollages iniziano dettagli figurativi.
Nel '60 aderisce al movimento del
Nouveau Réalisme, insieme fra gli altri a:
Christo, Yves
Klein,
Tinguely,
Spoerri,
César, Niki de
Saint Phalle e
Arman.
Qui comincia
assemblages e ready-made utilizzando oggetti come tappi di bottiglia, corde, tappi, vimini e tagli di stoffa presi da rigattieri, pratica che lo avvicina alla
Pop Art britannica e a quella
statunitense.
Dall’inizio degli anni sessanta, la presenza dei divi della musica e del cinema quali
Elvis Presley,
Liz Taylor,
Marilyn Monroe e
Marlon Brando, caratterizzano si suoi décollage. Si intensifica quindi il suo rapporto con l’America partecipando ad esposizioni personali e collettive come "
The Art of Assemblage" al museo di arte moderna di
New York, alla
Galeria Bonino di
Buenos Aires nell’estate del 1962, "
New realists",
Sidney Janis Gallery New York.
Nel 1964 espone alla Biennale di Venezia con una sala personale. Si trasferisce a New York, verso la fine del 1967 dove conosce
Andy Warhol.
Nei primi dei '70 sperimenta la creazione di opere modificando pagine pubblicitarie di magazine usando solvente trasformandole in impronte (
frottage) o cancellandole (
effaçage).
Negli '80 compone usando manifesti pubblicitari ricoperti da fogli monocromi. Realizza imponenti tele in acrilico per il cinema, per gli studi
Cinecittà 2 di Milano. Partecipa alla seconda
Biennale dell'Avana. In quegli anni, ispirandosi al
graffitismo, crea le "
sovrapitture" intervenendo con la pittura su manifesti strappati ed affissi su supporti, disegnando scritte ed elementi come quelli che si vedono sui muri cittadini.
Nel '90 espone alla mostra "
Art et Pub" nel
Centro Georges Pompidou di
Parigi e al museo di arte moderna di New York, alla mostra "
High and Low".
Sempre in quegli anni viene insignito del titolo di
Officiel des arts et des Lettres dal ministero della Cultura francese.
Espone al museo
Guggenheim di New York nel 1994 per la mostra "
The Italian Metamorphosis 1943-1968 ", poi di nuovo al Centro
Pompidou in occasione di "
Face à l'Histoire". Nel '96 organizza "
Art and Film since 1945: Hall of mirrors" al
Museum of Contemporary Art di
Los Angeles, una mostra itinerante che tocca varie tappe in tutto il mondo.
Nel '98, dedica il ciclo di lavori "
Felliniana"
Federico Fellini.
Nel 2000 nasce la Fondazione Mimmo Rotella che ha seguito l’artista negli ultimi cinque anni di vita, supportando l'artista nelle sue attività, nell’organizzazione di eventi e mostre, e nella pubblicazione.
Pubblica una seconda autobiografia:
L’ora della lucertola.
Rotella riceve la
laurea honoris causa in Architettura dall'
Università degli Studi Mediterranea di
Reggio Calabria. Il regista Mimmo
Calopresti gira un documentario su Rotella intitolato proprio "L’ora della lucertola".
Rotella si spegne a Milano l'8 gennaio del 2006 a 87 anni, ancora in piena attività.